Alessandra Musacchi

Gentile famiglia, volevo esprimervi le mie più sentite condoglianze per la prematura perdita della vostra cara Alessandra. Non c’è età per morire ma 49 anni sono troppo pochi per lasciare i propri cari. Non ci sono parole per esprimere il dolore che si prova quando viene a mancare un nostro caro. Ci sentiamo impotenti di fronte alla morte ma non sarà sempre così. La bibbia ci da una meravigliosa speranza per il futuro. Gesù nel vangelo di Giovanni al capitolo5 versetti 28 e 29 ha promesso che un giorno, molto presto, tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne usciranno. Che bello sarà in quel tempo riabbracciare i nostri cari che si sono addormentati nella morte. Vi sono vicino.

Ciao Ale, ti voglio bene e mi manchi, cugina e amica mia. Mi manca la tua voce, la tua risata, la tua intelligenza e generosità, passare tempo assieme a ragionare su questo e quello e poi a ridere. Manchi a tutti qui sai, anche Giulia e i gemelli che tante volte mi chiedevano come stavi e quando potevano rivederti. Con loro ci sapevi fare in modo speciale. Queste cose te le ho sussurrate anche in ospedale e so che mi capivi. Abbiamo tanto sperato di riaverti a casa, e so che in tutti questi mesi hai combattuto per tornare. Lasci un vuoto esagerato, che si aggiunge a quelli che abbiamo vissuto assieme, non tanto tempo fa. L’estate non è più la stessa, le feste, i fine settimana. Ale io prego che tu ora sia nella pace e nella Luce, tra le braccia della tua adorata mamma, e poi provo a consolarmi col pensiero che ti rivedrò e ancora rideremo assieme. Ti voglio bene, guarderò le stelle pensando che ora lassù ci sei anche tu. Ciao Ale, arrivederci R.I.P.